Il 5 Maggio 2021 nella mia intervista sul Corriere Della Sera, alla domanda del giornalista “come vede il futuro”, rispondevo: “il vero problema sarà il prossimo anno l’aumento dei prezzi, come azienda li stiamo già sostenendo, dalle materie prime cresciute del 20-50% all’allungamento dei tempi di trasporto. Non so come faranno quei poveri cristi in cassa integrazione a vivere”.
II 18 Settembre del 2021 scrivevo sul Resto Del Carlino, su Sveglia Italia:
“Si stimano per il prossimo anno aumenti reali dell’inflazione di circa il 10%, disintegrando la piccola crescita. Pensiamo, purtroppo che le imprese non siano pronte ad adeguare, in tale misura, gli stipendi ai loro dipendenti. I sindacati, le forze politiche, il governo, ora sono impegnati in una lotta all’ultimo sangue su vaccini e green pass. Talune forze politiche spingono sui lockdown ma a loro nulla importa dell’economia, vale di più il consenso.
Lo stato di emergenza covid è stato ancora prolungato, il covid è una malattia come tante altre, non si può rimanere a vita in uno stato di emergenza. Purtroppo, il futuro sarà una lotta contro la povertà dei ceti meno abbienti. Si rischia un forte aumento della disoccupazione”.
A distanza di mesi mi sono reso conto che ero molto ottimista, l’aumento dei prezzi è superiore alle mie previsioni, ora è subentrata anche la speculazione del mondo finanziario che ha penalizzato ancora di più i produttori a cui era stata imposta la chiusura durante il lockdown. Gli esperti della BCE e quelli del Governo prevedevano fosse una meteora. E’ deludente pensare alla poca preparazione di chi ci governa. Forse si poteva fare qualcosa di più. Fare debito è stato semplice, ne erano capace tutti, ma è la causa dell’inflazione. I ricchi sono sempre più ricchi, i poveri sempre più poveri. La finanziaria, come al solito, è servita per compiacere i politici. La piccola ripresa terminerà a settembre quando tutti gli aumenti si riverseranno sui prodotti. Ora tante imprese con ordinativi confermati stanno lavorando in perdita, tante altre alla fine chiuderanno. I pensionati e gli operai non saranno più in grado con il loro stipendio ad arrivare alla fine del mese, quindi taglieranno i consumi. Si rischieranno tante chiusure e delle rivolte popolari.
Sempre il 18 settembre 2021 scrivevo “Riguardo al vaccino noi siamo favorevoli, ma il problema sono le varianti, non sappiamo ancora se i vaccini funzionano veramente su tutte, o saremo costretti a vaccinarci di continuo tre, quattro, cinque volte. Ormai è certo, non si riuscirà a vaccinare tutto il mondo in tempo prima che quella dose di vaccino perda la sua efficacia”.
Solo un farmaco per curare gli ammalati potrà risolvere la pandemia. Dopo due anni, si naviga a vista settimana dopo settimana, i vaccinati si possono infettare e trasmettere la malattia anche dopo la terza dose, i bambini e le scuole sono un veicolo importante per la diffusione.
Vedere ogni settimana delle leggi sempre più stringenti, impedire la vita normale è deprimente. Ci vuole coraggio: rendere obbligatorio il vaccino, con relativa assunzione di responsabilità da parte dello Stato in caso di effetti collaterali gravi, anche se il grado di protezione scende velocemente nel tempo.
Ora si sono aperte le schermaglie tra i partiti per l’elezione del nuovo Presidente: eleggere una persona che faccia discorsi di rito durante le ricorrenze serve a poco, come serve a poco essere ai vertici della magistratura, vedere e non far niente dopo tutto quello che è successo.
Uno sforzo primario di Sveglia Italia è fare eleggere direttamente dal popolo il Presidente della Repubblica, cambiare la vecchia politica e rendere i media più indipendenti.
18 Gennaio 2022
Corriere della Sera, QN Resto del Carlino – Nazione – Giorno, La Verità