Illustrissimi Presidenti,
la nostra famiglia da più di quarant’anni opera nel settore calzaturiero.
Nel perdurare dell’emergenza coronavirus desideriamo evidenziare la totale assenza di considerazione in questo momento per un settore importantissimo per l’Italia quale quello manifatturiero, ed in particolare per tutto quello che riguarda l’universo dell’abbigliamento e degli accessori moda, fra cui proprio le calzature.
Post taggati coronavirus
QN Quotidiano Nazionale – 3 Maggio 2020 LETTERA N. 2 Covid-19 DPCM del 26/04/2020 – Al Presidente del Consiglio e p.c. al Presidente della Repubblica
Illustrissimi Presidenti,
con sconcerto ho visionato il DPCM del 26/04/2020.
Volendo sorvolare sull’intero contenuto dello stesso dal momento che sulle testate giornalistiche sono ben evidenti le numerose critiche che ha saputo attirarsi, preferisco concentrarmi sul settore moda (abbigliamento, calzature e accessori).
Era ormai comune opinione che dal 4 maggio fosse pensabile la riapertura dei punti vendita al dettaglio; non essendo stato così gradiremmo oggi ricevere una spiegazione dal Presidente del Consiglio e dagli esperti in merito al come sia possibile prevedere per i cittadini il recarsi presso supermercati, negozi di alimentari, librerie e cartolibrerie garantendo le condizioni di necessaria sicurezza, escludendo invece la medesima opportunità per negozi di abbigliamento e calzature.
Fashion Network – 1 Maggio 2020 Elvio Silvagni (Valleverde): “Aprano i negozi o sarà la fine”
“Il Governo deve capire che il commercio è fondamentale per la sopravvivenza stessa delle aziende della moda. Ci aspettavamo che dal 4 maggio potessero riaprire anche i negozi di abbigliamento e calzature. Il 18 maggio sarà troppo tardi per tutti. Non solo per i negozianti che non sanno come pagare affitti e tasse, ma anche per noi che abbiamo le merci da distrubuire bloccate nei magazzini, di fatto invendute.
Continua a leggereANSA – 30 Aprile 2020 Silvagni (Valleverde) “aprano i negozi o sarà la fine”
Il Governo deve capire che il commercio è fondamentale per la sopravvivenza delle aziende della moda. Ci aspettavamo che dal 4 maggio potessero riaprire anche i negozi di abbigliamento e calzature. Il 18 maggio sarà troppo tardi per tutti. Non solo per i negozianti che non sanno come pagare affitti e tasse, ma anche per noi che abbiamo lwe merci da distribuire bloccate nei magazzini, di fatto invendute. Se non riaprono i negozi noi a chi vendiamo?
Continua a leggere